"Innamorato" Marco Drago Bollati Boringhieri
"Esiste dunque un continente intero,
dentro di me, che visito regolarmente,
e di cui quasi nessuno sa niente."
Marco Drago ci regala questo suo luogo segreto, intimo, poetico.
Ha il coraggio di raccontarsi senza infingimenti con la purezza e l'innocenza del ragazzino.
Marzo 1982, 15 anni e il primo grande amore.
Quel volto, quegli occhi, quella voce si trasformano nel tempo in una "innocua ma potentissima ossessione."
Scriverne significa trasformare la mitologia del sentimento in elaborazione di ciò che è stato.
Liberarsi dell'ingombro dell'altro Io, diventare adulto.
"Innamorato", pubblicato da Bollati Boringhieri, ha le suggestioni di un sogno ad occhi aperti, la magia dell'attimo che si fa storia, la tenerezza della rielaborazione critica.
Un romanzo sul desiderio che non conosce le sinuose spire del piacere.
Il viaggio di un uomo che senza timore torna verso spazi dove il corpo spigoloso è ingombro, dove la mente è aperta alla meraviglia.
Dove il genere femminile è l'alterità.
La scuola, la famiglia, il cinema e tanta musica in un affresco di un'epoca che finalmente prende forma.
Dagli anni settanta agli ottanta il salto è stato violento, senza continuità.
Lo scrittore riesce a colmare questa incompletezza storica, a scandagliare i cambiamenti sociali e culturali.
Immediata e fresca la scrittura, poetica e delicata, accompagnata da un'incessante desiderio di porsi interrogativi.
Le frasi lunghe, lineari sono in sintonia con una dialettica impeccabile.
Si torna adolescenti ed è una sensazione bellissima.
Un libro sincero, emozionante che invita a sfidare i ricordi.
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