"Bersaglio notturno" Ricardo Piglia SUR
"Tony non capiva le relazioni e le gerarchie del paese. Non capiva che c’erano zone – i sentieri lastricati in mezzo alla piazza, il marciapiede all’ombra sul viale, le panche della prima fila in chiesa – alle quali avevano accesso solo i membri delle vecchie famiglie, che c’erano luoghi – il Circolo Sociale, i palchi in teatro, il ristorante del Jockey Club – ai quali non si poteva accedere neppure se si aveva un sacco di soldi."
Con la solita scrittura diretta e incisiva Ricardo Piglia circoscrive l'ambiente dei suoi romanzi.
Non manca mai la punta polemica rispetto alle gerarchie sociali della sua Argentina.
"Bersaglio notturno", pubblicato da SUR e tradotto da Pino Cacucci, è un noir sociale ambientato negli anni settanta in provincia di Buenos Aries.
L'arrivo di Tony Durán, un portoricano fantasioso e inquieto, turba le coscienze e crea non pochi pettegolezzi.
Al centro delle chiacchiere le sorelle Ada e Sofia che intrattengono con lo straniero relazioni conturbanti e poco chiare.
L'omicidio di Tony è uno dei colpi di scena.
Ad occuparsi del delitto è il Commissario Croce insieme all'assistente Saldías e al giornalista Renzi.
Il romanzo si costruisce attraverso la logica e il ragionamento e scivola verso derive filosofiche.
Dalla terza persona al corsivo il testo mostra le conflittualità familiari senza dimenticare le intricate questioni politiche.
Scorrevole e intrigante, un costrutto su più piani, riflessivo e introspettivo merita di essere letto.
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