"Il cammino del morto" Larry McMurthy Einaudi Editore
"Erano circondati dai messicani: non potevano far altro che salire e salire, infilandosi tra le nuvole che coprivano le cime delle montagne."
Si riavvolge il film e torniamo indietro nel tempo.
Gus e Call, che avevamo incontrato nello splendido"Lonesome Dove", vengono ritratti da giovani.
La nuova prova letteraria pubblicata da Einaudi Editore grazie alla traduzione di Margherita Emo, ha sue peculiarità caratteristiche.
Coglie le fragilità e le differenze dei due protagonisti grazie ad una descrizione impeccabile e a dialoghi avvincenti.
Non sono eroi ma giovani che vogliono sfidare sé stessi mantenendo un'ingenuità commovente.
La loro avventura in compagnia dei Texas Ranger può essere letta come l'epopea di un'epoca o come il perenne bisogno di andare oltre sé stessi.
Se l'impianto narrativo rientra nel genere western forti sono le valenze simboliche.
Nelle figure dei nemici, nella lotta quotidiana contro il freddo, nelle gestualità lente si cela qualcosa che si intravede appena.
Presi dalla trama può sfuggirci la forte umanità, il senso profondo dell'amicizia, il rispetto per la morte, l'ironico sguardo verso un miraggio.
Ci si chiede se Larry McMurthy abbia voluto raccontarci proprio questo: la chimera di un mondo perduto, l'odissea di chi non si arrende.
I paesaggi creano atmosfere che mescolano bellezza e paura.
I personaggi minori spesso ostili rappresentano forse il Male o semplicemente ciò che non vorremmo incontrare.
Un libro che affascina e intriga per quella dose di coraggio e di resistenza, per la purezza di una scrittura che scorre fuori dagli argini del genere.
Vera letteratura che si legge d'un fiato nonostante le 537 pagine.
Non perdetevi questo viaggio nell'Ovest americano di metà ottocento.
Un'esperienza indimenticabile.
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