"Praga, poesia che scompare" Milan Kundera Adelphi Editore
"L’Europa delle piccole nazioni è un’altra Europa, con un altro sguardo, e il suo pensiero rappresenta spesso il vero contrappunto all’Europa dei grandi."
Pubblicato nel 1980 torna in libreria grazie ad Adelphi Editore e alla traduzione di Giorgio Pinotti "Praga, poesia che scompare."
Un breve saggio illuminante e anticipatore del nostro presente.
Lucido e malinconico, il libro è un inno al valore della letteratura.
Non a caso vengono citati Kafka e Janácek, stelle nel firmamento culturale ceco.
È un excursus letterario di grande pregio, che raccontando gli scrittori predecessori ne sottolinea le innovazioni stilistiche e alchemiche.
È lo sguardo addolorato di chi ama la propria terra e assiste all'impoverimento del patrimonio storico e culturale.
È una critica spietata all'invasione russa del 1968.
Ma soprattutto è l'analisi lucida e purtroppo attuale della nostra Europa dove le minoranze sono oggetti e non soggetti degli eventi.
Ad arricchire il testo le "Ottantanove parole", un dizionario ragionato da assaporare con lentezza.
Da leggere per impedire che i poteri forti uccidano le nostre radici culturali.
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