Passa ai contenuti principali

"Terra di campioni" Diego Zuniga La Nuova Frontiera

 

"Terra di campioni" Diego Zuniga La Nuova Frontiera 





"Il mare era rumore, le onde che si infrangevano in lontananza e il vento sfrenato che sollevava un po’ di sabbia."


Sfidare sé stessi, vincere le resistenze del corpo e trovare nell'acqua uno spazio di libertà.

Ispirato ad una storia vera, "Terra di campioni", pubblicato da La Nuova Frontiera grazie alla traduzione dallo spagnolo di Federica Niola, ha come protagonista il giovane Martínez.

Siamo in Cile, a Calama, invasa dalla polvere, bruciata dal sole, che impietoso "batteva sempre."

Il fiume Loa è teatro di gare di resistenza sott'acqua ma la vera sfida arriva quando il nostro personaggio raggiunge il mare.

Sarà un campione di pesca subacquea ma gli eventi storici cambieranno il suo destino.

Diego Zuniga, editore e giornalista, racconta il suo paese attraverso una metafora.

Cosa significa essere campioni?

Come uscire dall'anonimato e diventare eroi?

Come può la dittatura incidere sulle sorti dei singoli?

Poetiche le immagini in una tessitura narrativa impeccabile.

Dopo "Camamchaca" (La Nuova Frontiera 2018) questa nuova prova letteraria ha un taglio meno intimo e più politico.

Nell'evoluzione della trama la poesia si interseca alla prosa mentre sullo sfondo il popolo è elemento fondamentale con la sua difficile lotta per la sopravvivenza.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."