"Il filo scarlatto" Laurie Lico Albanese Einaudi Editore
"Allora vivevo in un mondo pieno di magia e di colori: la voce della mamma era un torrente di zaffiro screziato di smeraldo, quella di mio padre un morbido caramello."
Laurie Lico Albanese con una scrittura intrisa di poesia ci restituisce due tempi storici: il 1800 e il 1600.
Due donne con il dono dei colori, la prima accusata di stregoneria, la seconda costretta a nascondere il suo segreto.
Hanno lo stesso nome ma sarà la più giovane, Isobel, a riscattare la parente.
La sua è storia emblematica di coraggio e resistenza.
Sposata ad un uomo tormentato dell'oppio ha la forza d'animo di non arrendersi a un'esistenza di moglie obbediente.
Attraverso il ricamo esprime la sua personalità, fa vivere la magia delle sfumature.
L'incontro con il giovane scrittore Nathaniel segna la svolta definitiva.
È l'amore che con conosce limiti, è condivisione di conoscenza.
"Il filo scarlatto", pubblicato da Einaudi Editore e tradotto da Maria Baiocchi e Anna Tagliavini, è un affresco storico, la rivisitazione del percorso di emancipazione delle donne.
È la libertà del desiderio, il pathos di chi non si arrende ad un destino già scritto.
È omaggio a tutte coloro che furono accusate ingiustamente di stregoneria pagando con la vita.
È il ritratto di Nathaniel Hawthorne e della sua musa ispiratrice.
Un romanzo splendido che conquista per la capacità di rappresentare il sentire femminile.
Ogni descrizione è una pennellata delicata, ogni sentimento è amplificato da una forte analisi introspettiva.
La storia, le tradizioni, i pregiudizi e la purezza delle sensazioni fanno del libro un capolavoro.
Per non dimenticare che "le femmine" possono desiderare cose troppo grandi.
Leggetelo.
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