"La neve in fondo al mare" Matteo Bussola Einaudi Editore Stile Libero
"Mi hanno trasmesso l’idea che essere genitore significhi fare quel che si deve, invece che fare quel serve. E se servono nove mesi perché nasca un bambino, basta un secondo perché muoia un figlio."
Un padre e un figlio in un reparto di neuropsichiatria infantile.
Tommy, sedici anni, ha scelto di non esserci, annullarsi, farsi invisibile.
Quel corpo scavato, quel volto impenetrabile raccontano il tormento di tanti adolescenti.
Voce narrante è Gaetano Bernardi, affermato professionista, che ha sempre assemblato i pezzi del puzzle chiamato vita.
Ora di fronte al dolore del suo ragazzo ha bisogno di capire dove ha sbagliato.
"La neve in fondo al mare", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero, è il più bel libro di Matteo Bussola.
È una storia sentita, nata dall'osservazione dello scollamento dei giovani dal reale.
I suoi personaggi sono veri, disperati, affranti.
Le sue parole sono misurate, piccoli scorci di esistenze al bivio.
Sceglie la figura maschile dando finalmente un ruolo primario al padre, invitandolo ad interrogarsi.
Riesce a restituirci ogni emozione, ogni respiro.
Dosa gli aggettivi, non usa frasi ad effetto.
Racconta questa nostra società con quel realismo che solo uno scrittore dei suo calibro poteva donarci.
Gli siamo grati per questa prova letteraria raffinatissima, per questa analisi lucida e disincantata di questo nostro tempo disturbato.
Un libro da meditare, da rileggere e promuovere.
Una storia che insegna a mettersi in discussione, ad ascoltare il disagio, a percepire i segnali di aiuto dei nostri giovani.
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