"L'umanità è un tirocinio" Domenico Starnone Einaudi Editore
"Sebbene io non abbia fatto che scrivere e con piacere, devo confessare che scrivere l'ho sentito e lo sento come uno sforzo.
Mi mette ansia, è stato così fin dalle elementari: qualsiasi cosa abbia dovuto scrivere, in fasi diverse della vita - un tema, un verbale, un racconto, un romanzo - ho sempre temuto di non farcela."
Un memoriale di una sincerità disarmante, i frammenti riorganizzati attraverso il filtro del tempo.
Domenico Starnone si racconta con quella ironia dissacrante che conosciamo.
È come se volesse fissare su carta la sua personale mappa culturale, in una rivisitazione ondulatoria dove tutto sembra casuale ma non lo è.
Non è una coincidenza che una delle prime tappe di questo viaggio interiore sia dedicata al libro Cuore.
La prima lettura di bambino e nel sottolineare la partecipazione empatica, le affinità con i personaggi, la scoperta della parola scritta c'è il bisogno di ritrovare la magia di quell'evento lontano.
Il ragazzino viene sostituito dell'adulto e l'analisi del testo diventa un mosaico di osservazioni linguistiche, stilistiche e culturali.
Partendo dalla scuola descritta da De Amicis si arriva alla sperimentazione di un insegnamento libero dai vincoli previsti dai programmi ministeriali.
Nei capitoli si alternano le esperienze vissute all'interno delle classi, la scomposizione delle frasi, la ricerca di un senso altro.
Dalle lettere di Iacopo Ortis a Il giro di vite, la letteratura diventa educazione alla lettura.
Si è immersi in quell'universo che tanto amiamo, sorpresi di non aver notato il ruolo dei personaggi, l'utilizzo della prima o della terza persona singolare, le seduzioni magiche di Ferito a morte.
Libri, libri e ancora libri e biglietti sparsi dove sono annotati pensieri.
Autori noti e poco noti come Federico Tozzi.
"Tozzi suscita uno stato d'ansia con movimenti appena percettibile...
Ci sbanda, ma dello sbandamento non facciamo in tempo a capire nè le ragioni nè le tecniche."
Un'analisi critica sbalorditiva accompagnata dalla visione tridimensionale di ciò che si legge.
Ma non è finita, scopriamo come è nato Ex cattedra, perchè lo scrittore abbia iniziato a scrivere dopo i quaranta anni, che relazione c'è tra finzione e realtà, la scelta dell'ironia "come salvagente", il passaggio dal dialetto all'italiano, il ruolo delle figure femminili nella poetica dell'Ottocento.
L'esperienza di insegnante che deve imparare a cambiare voce in funzione dell'evoluzione dei tempi, lo spazio di inventiva concesso agli studenti, la nostalgia per ciò che si era: una miniera inesauribile.
"L'umanità è un tirocinio", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Gli Struzzi, è amore per la parola, desiderio di trasmettere questa forte passione, lezione di stile e di sintassi.
Un gioiello da gustare senza seguire la cronologia delle pagine.
Fidatevi, resterete stupefatti.
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