"La madre di George" Stephen Crane minimum fax
"George ruminava pensiero con l'amarezza selvaggia e vendicativa tipica dei giovani, e aveva deciso che sua madre non lo capiva."
Tra l'anziana vecchina e il figlio si ravvisa un forte conflitto generazionale.
Ma non bisogna lasciarsi influenzare dal continuo battibecco tra i due.
Scopriamo mondi che non riescono ad incontrarsi delineati da frasi essenziali, pur intuendo che non è questo l'obiettivo del testo.
Nello sviluppo della trama si evidenzia nel giovane una personalità complessa, insoddisfatta.
Un fuoco interiore che spinge verso il superamento del limite.
Disubbidire significa dimostrare autonomia, sfidare il bigottismo.
Ubriacarsi, cercare compagni di avventura, rifiutare le regole materne è in fondo un atteggiamento per avere attenzione.
"La madre di George", pubblicato da minimum fax nella Collana "Introvabili" grazie alla traduzione di Luca Briasco, gioca molto sulla volontà.
Nelle peregrinazioni mentali del personaggio si percepisce una rabbia che non riesce ad esplodere, il bisogno di essere apprezzato, la noia per un'esistenza piatta.
La figura femminile risponde ai canoni dell'epoca.
Avere il dovere di educare trascurando forse la comprensione.
Rispetto alle altre opere, Stephen Crane propone l' analisi di una società che divide in buoni e cattivi.
È evidente che queste barriere sono soltanto apparenti.
L'autore riesce ad essere innovativo introducendo il rovello psicologico.
La scrittura sa restituirci i tormenti e le illusioni di una generazione.
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