"La scomparsa delle farfalle" Fabio Geda Einaudi Editore Stile Libero
"I libri sono paesaggi emotivi, ti ci immergi e stai lí."
Entrare nelle storie proposte da Fabio Geda significa sentirsi accolti e compresi.
L'umanità dell'autore, la partecipazione emotiva, la rappresentazione degli stati d'animo, la poetica dei moti interiori, la purezza dei dialoghi creano un'atmosfera impalpabile e vera.
"La scomparsa delle farfalle", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero, esplora l'universo giovanile, penetra negli strati profondi dell'anima, mostra le contraddizioni e le difficoltà di un'età complessa.
Fabio Geda non costruisce percorsi idilliaci, non inventa frasi ad affetto, non mistifica la realtà.
Andrea, Anna, Cora, Valerio sono compagni di scuola che si sono scelti.
Hanno creato giorno dopo giorno un'intesa che è fatta di gesti e parole, condivisioni, piccole confidenze.
Ognuno ha un grumo di dolore, una ferita, una perdita.
Vivono queste fratture imparando a conviverci in un percorso di consapevolezza collettiva.
Amore e amicizia, desiderio e illusione mentre i giorni scivolano con l'accelerazione della giovinezza.
Sullo sfondo Torino appare e scompare, come una presenza timida e misteriosa.
Il romanzo si sviluppa su due tempi storici e questa scelta narrativa aiuta a vedere in prospettiva l'evoluzione dei protagonisti.
A fare da collante una figura che racchiude una forte simbologia catartica.
Azelio è un anziano rigattiere e il lettore troverà in lui quel legame tra il prima e il dopo che si chiama memoria.
Sarà Andrea a scompigliare le carte del destino e in un finale emozionante si intravede un'altra storia che sta nascendo.
Ancora una volta lo scrittore parla a tutti noi.
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