"Battere i pugni sul mondo" Lukas Rietzschel Keller Editore
Il Muro è crollato ma nella Germania dell'Est restano tracce incancellabili.
Uno sfacelo sociale ed economico accompagnato dal degrado culturale fanno da cornice a "Battere i pugni sul tavolo", pubblicato da Keller Editore nella Collana Passi grazie alla traduzione di Scilla Forti.
Una famiglia all'apparenza normale dove si annidano tante ipocrisie.
Due ragazzini che assorbono un'atmosfera tesa, incerta, vuota di valori.
Assistiamo sgomenti ai loro cambiamenti e percepiamo il bisogno di essere visibili.
Gli adulti sono troppo presi dalla ricostruzione e da un senso di sconforto.
Hanno perso i sogni e il passato continua a perseguitarli.
Mentre Philipp, il maggiore, prova ad emulare i compagni, Tobi si guarda intorno e vede solo delusioni, carcasse di vecchie fabbriche, tradimenti e sguardi assenti.
Dei due solo il piccolo resterà prigioniero di un meccanismo perverso dove domina l'odio.
Un romanzo tragico, feroce che apre una breccia sulle contraddizioni di un paese che non ha saputo superare il trauma provocato dalla Storia.
Lukas Rietzschel ha un esordio brillante e dando voce ad adolescenti ci restituisce non solo la difficoltà di crescere.
Mostra la rabbia e la violenza che esplodono e defragrano.
Invita a riflettere sulle nuove generazioni che senza guide certe rischiano di affogare nel mare scuro dell'odio.
La scrittura si frammenta per ricongiungersi nel finale lasciando a chi legge la sensazione di stordimento.
È questo il mondo che stiamo cedendo ai nostri figli?
Come ricomporre le fratture familiari, come educare all'amore?
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