"Ludmilla e il corvo" Gennaro Serio Lorma Editore
"Metta un suono, anche un flebile suono puntiforme, insignificante da tutti i punti di vista.
Non ne costruiamo forse, con la nostra percezione, un inizio, uno svolgimento e una fine?"
Ciò che compie Gennaro Serio è un miracolo.
Una tessitura perfetta, intrigante, un raffinatissimo collage di storie.
Partendo da un evento reale inventa una trama originale, complessa, ricca di rimandi culturali.
L'ultimo manoscritto di Franz Kafka è oggetto del desiderio di molti studiosi.
Da queste preziose pagine ritrovate per caso nasce "Ludmilla e il corvo", pubblicato da Lorma Editore.
In un intreccio che sa interpretare la finzione si sviluppa un gioco metaletterario di altissimo livello.
Ci si perde tra le pagine storditi dalla perfezione di una scrittura che non lascia niente al caso.
Pure la punteggiatura ha una modulazione armoniosa, mentre i personaggi sembrano usciti da una favola.
Tante le simbologie da interpretare.
Il corvo, la bambola sono solo alcune tracce che creano un'atmosfera misteriosa.
Cangianti gli scenari, a tratti ricordano la poetica calviniana.
Domina il sogno che assume sembianze catartiche e sviluppa percorsi introspettivi.
"Tornavo: nella disperazione, nel vuoto dei giorni, avevo fissato l'unica meta che avesse un nome, l'unica traiettoria che equivalente a un ritorno."
La Storia viene reinterpretata e diventa poesia.
La sperimentazione della lingua e dello stile crea un romanzo unico, labirintico, con risonanze evocative molto forti.
Alcune immagini sfumano nell'indistinto, altre assumono forme e volumi che fanno pensare a
"una città fatta di parti diverse di città diverse."
Un viaggio indimenticabile che ci ricorda il valore della letteratura senza tempo.
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