"Annalena" Annalena Benini Einaudi Editore
"L'incontro fondamentale cambia per sempre qualcosa, nel senso che muove e spinge verso una strada diversa, oppure disorienta, e non ha niente di passeggero.
Costruisce.
Bisogna essere anche disposti a farci incontrare, a non restare rinchiusi dentro il solito recinto di cose conosciute."
"Annalena", pubblicato da Einaudi Editore, è un insieme di incontri che cambiano le nostre traiettorie.
È il risveglio, il fuoco, la scintilla, la dismisura.
La ricerca di Assoluto, l'essere invece del non essere.
È il coraggio di Annalena Benini nel narrare di sè senza celare i passi falsi, le incoerenze, il bisogno di farsi invisibile.
Il tormento della malattia, il sapore della morte, le visioni, la maternità e la frustrazione.
Pagine dense dove la Parola si colloca sempre al centro.
Intransigente, inesorabile e al tempo stesso calda, avvolgente.
L'autrice, appassionata da sempre ad entrare nelle storie di altre donne, capace di interpretarne i sobbalzi emotivi, ricostruisce l'esistenza di una figura che non ha mai conosciuto.
Annalena Tonelli, missionaria laica uccisa in Somalia, sceglie gli ultimi, si fa ultima.
Lascia le comodità di una esistenza borghese e incontra il disagio, la povertà, la miseria.
In Kenia impara ad ascoltare e a smuovere montagne.
Rifiuta "vestiti, onori, riposo.
Tutto tranne l'immensità dell'amore."
Con tratti giornalistici arricchiti da una commovente verve poetica la Benini scava a fondo.
Attraverso le lettere e le testimonianze ricompone un affresco di incommensurabile valore storico e sociale.
Nella frenesia di scrivere c'è il bisogno di confrontarsi con quella parte femminile infiammata dall'ardore.
Anche noi restiamo folgorati da questa eroina schiva che "si è occupata concretamente della vita e dell'educazione delle bambine, ragazze e donne somale, e ha agito in modo concreto contro le mutilazioni femminili, ha lottato per la dignità quotidiana di queste donne e per la loro libertà e istruzione."
È colei che continua a indicarci la strada, ci insegna a liberarci da noi stesse.
"Grazie a lei ho ritrovato anche le altre, le donne capaci di ogni cosa."
Un libro che ci fa intravedere l'infinito, bellissimo.
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