Passa ai contenuti principali

"Schiavi della solitudine" Patrick Hamilton Fazi Editore

 


"Schiavi della solitudine" Patrick Hamilton Fazi Editore 






"La guerra, che era cominciata con pretese drastiche e angosciose, che aveva tenuto l'opinione pubblica sotto tiro come un brigante, adesso era diventata un meschino ladruncolo che non la smetteva mai di rubacchiare.
Non sapevi da dove spuntava, e ogni volta che ti guardavi intorno scoprivi che qualcosa stava sparendo o era sparito."

È come se Patrick Hamilton volesse prendere le distanze da un conflitto che striscia inosservato nella quotidianità.
Una presenza che insozza e copre con una patina grigia ma non coinvolge gli abitanti.
Troppo distanti, troppo presi da giornate stentate e senza entusiasmi.
La provincia inglese viene narrata attraverso lo squallore dei pub poco illuminati, nei vicoli e nelle case.
Per comprendere il senso di "Schiavi della solitudine", pubblicato da Fazi Editore grazie alla traduzione di Isabella Zani, bisogna conoscere il substrato culturale e sociale dell'autore.
Ad aiutarci ad inquadrarlo la splendida postfazione di Doris Lessing che ne sottolinea le origini e il tormento che lo struggeva.
L'ambiente descritto è quello in cui lui stesso si aggira, senza pace, tormentato dal vizio dell'alcool.
Un uomo tragicamente solo e i suoi personaggi riflettono un malessere interiore, una incostanza emotiva.
Paragonato a Dickens e a Defoe si distingue per un forte spirito distruttivo.
Le figure che animano il testo mostrano i lati oscuri della personalità.
Avidi, tirchi, insolenti, provocatori.
Al Rosamund Tea Rooms, alberghetto di uno squallore insopportabile, si sviluppa una trama spigolosa, ostile.
Non c'è luce tra le pagine, solo un atavico risentimento e un gioco delle parti a tratti snervante.
Difficile definire un unico protagonista perchè marcati sono i tratti di tutti coloro che si muovono all'interno della struttura narrativa.
Nei confronti di Miss Roach, determinante nello sviluppo letterario, si provano sentimenti contrastanti.
Non più giovane, vittima di una cultura che esclude il femminile, ha un guizzo di vitalità e forse una speranza quando incontra il tenente Pike, ufficiale americano dai modi decisamente ambigui.
Un triangolo che non può definirsi amoroso mostra gli spigoli, le gelosie, le ritrosie e le mediocrità.


"Quanti e quali errori, casi e intralci psicologici governano i movimenti e il destino di tutti noi"


È questo il forte messaggio di uno scrittore che purtroppo è stato troppo a lungo dimenticato.
Mi piace definirlo un realista con una visione dell'esistenza amara e malinconica.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"Il passeggero" Cormac McCarthy Einaudi Editore

  "Il passeggero" Cormac McCarthy Einaudi Editore  " L'abisso del passato nel quale il mondo precipita. Tutto che svanisce come se non fosse mai esistito. Difficilmente vorremmo conoscere noi stessi com'eravamo in passato e tuttavia piangiamo i tempi andati." Sedici anni: l'attesa del nuovo romanzo di Cormac McCarthy ci è sembrata infinita. Leggendo "Il passeggero", pubblicato da Einaudi Editore grazie alla traduzione di Maurizia Balmelli, comprendiamo il lungo silenzio dell'autore. La nuova prova letteraria è una vertigine, un viaggio nei territori dell'ignoto, una sperimentazione culturale. Più tematiche creano una stratificazione di generi e stili. Mi piace immaginare che Bobby Western sia il nostro alter ego. La trama molto articolata e movimentata è decisamente fondamentale ma c'è molto altro. Il protagonista è un pellegrino, assetato di sapere. La missione di recupero del jet affondato al largo della baia del Mississippi intro