"I ragazzi della Clarée" Raphaël Krafft Keller Editore
"La terra è rotonda, mutevole, sterminata, e che ogni singolo individuo - sia bianco, nero o giallo - ha il diritto (e il dovere) di pensare e deliberare in modo autonomo."
Non è facile raccontare le migrazioni senza essere banali.
Si rischia di affidarsi a numeri che certamente non tengono conto dell'essere umano.
Si può usare un linguaggio carico di frasi ad effetto ma vuote di significato.
Si possono esprimere pareri frettolosi e spesso lacrimevoli.
Raphaël Krafft ci offre quell'alternativa che aspettavamo da tempo.
La sua narrazione è vissuto, ogni frase nasce dalla conoscenza diretta.
Definire "I ragazzi della Clarée", pubblicato da Keller Editore grazie alla traduzione di Luisa Sarlo, è decisamente riduttivo.
Viene seguita la rotta migratoria che dalla Guinea arriva alle Alpi francesi, si cercano le ragioni di tale peregrinazione, si incontrano i protagonisti che finalmente hanno una voce.
Pagine intense scritte con la passione di chi vuole comprendere e vivere ciò che succede dall'altra parte del mondo.
Frammenti di storie, speranze, sogni e la tragica realtà contemporanea che non sa accogliere, nega il diritto ad un'esistenza migliore.
Il mare che sa essere nemico, il naufragio, la perdita di persone care.
Una testimonianza forte, commovente, vivida.
Leggetelo.
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