"Day" Michael Cunningham La Nave di Teseo
"A quest’ora, l’East River prende una sottile patina traslucida, una brillante pelle come d’acciaio che sembra fluttuare sul fiume stesso mentre l’acqua passa dal nero notturno al verde scuro opaco del giorno imminente. Le luci del ponte di Brooklyn impallidiscono sullo sfondo del cielo."
Dopo un'assenza di dieci anni torna in libreria Michael Cunningham, vincitore del premio Pulitzer con "Le ore".
"Day", pubblicato da La Nave di Teseo e tradotto da Carlo Prosperi, scompone il tempo in tre fasi.
Protagonista una famiglia "normale: Dan, Isabel e i due figli Nathan e Violet.
L'autore riesce a tracciare il quadro delle nostre esistenze prima, durante e dopo la pandemia.
Il suo sguardo è obliquo, capace di cogliere le frammentazioni esistenziali dei personaggi.
Una evoluzione o una involuzione?
Ci mancava questa analisi rigorosa, lucida, tagliente.
Andiamo indietro nel tempo e riusciamo a rivedere quegli anni che ci hanno segnato profondamente.
La domanda è: ci hanno cambiato?
La storia elaborata dallo scrittore accenna una risposta che non ci piacerà ma saremo noi a dover fare i conti con ciò che resta di un'esperienza tragica.
Abbiamo distrutto e siamo riusciti a ricostruire e soprattutto quanto gli eventi esterni ci condizionano?
Metafora di un presente che galleggia nel caos è una figura ambigua e decisamente fuori da ogni logica reale.
Chi è veramente Wolfe?
Frutto della fantasia o nostro doppio?
Un romanzo intrigante, perfetto nella forma e nello stile, veloce e mai frammentario.
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