"Il nostro grande niente" Emanuele Androvandi Einaudi Editore Stile Libero
"È impossibile fermare lo scorrere del tempo".
Si conoscono dal tempo del liceo, stanno per sposarsi quando in seguito ad un incidente lui muore ma riesce ad osservare la sua donna.
Dal grande dolore alla rassegnazione alla rinascita.
Già la prima parte di "Il nostro grande niente", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero, affronta con lucidità il nostro essere sostituibili.
Smonta la convinzione dell'amore eterno, si interroga sul valore della memoria.
Con un imprevedibile sviluppo narrativo la trama evolve lasciando il lettore frastornato.
Da un lato il "mondo parallelo" dall'altro la realtà che smaschera il protagonista e gli affida il compito non facile di confrontarsi con il presente.
Il suo è un pensiero maschile e riesce a far intravedere le fragilità emotive di una generazione.
Cosa è l'amore?
Quanto la razionalità blocca i nostri progetti?
Esiste un confine tra il nostro nulla e la voglia di esistere?
Emanuele Androvandi, sceneggiatore e drammaturgo, scrive un testo esplosivo, dinamico, introspettivo.
Fa vivere il microcosmo interiore dei suoi personaggi, regala una visione del trapasso molto laica e struggente, invita a godere l'attimo, a fuggire da elucubrazioni mentali che hanno il sapore della sconfitta.
Con una prosa moderna insiste sull'importanza delle parole che vanno scandite, narrate, rivisitate.
Un libro bellissimo che ci fa attraversare un bivio e certamente non ci lascia indifferenti.
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