"Quando avevamo le ali" Ayanna Lloyd Banwo Einaudi
"Avevo bisogno di avere una vita mia, di trovare una risposta a una serie di cose."
Darwin e Yejide: mondi e culture che si incontrano.
Entrambi alberi di terre libere.
Vissuti all'ombra di tradizioni secolari.
"Quando avevamo le ali", pubblicato da Einaudi Editore grazie alla traduzione di Monica Pareschi, ha la luce di paesaggi incontaminati, la dolcezza di voci antiche, i colori di albe e tramonti, la suggestione di riti ancestrali.
La poetica del contrasto tra purezza e contaminazione domina le pagine.
I due giovani costretti ad abbandonare l'habitat naturale vivono lo sdoppiamento di personalità nella città tentacolare.
Cercano il punto di congiunzione tra realtà così dissimili e nell'abbraccio di un tempo senza tempo, nella certezza che esiste un refolo di vita altre la morte riescono a trovare una nuova strada dove presente e passato possono unirsi.
Ayanna Lloyd Banwo ha un esordio letterario brillante.
Riesce a raccontare le contraddizioni dei Caraibi creando un romanzo carico di armonie, suoni, profumi, leggende e purezza.
Da leggere per conquistare quello spazio di terra dove sono le sfumature a dare speranza.
Complimenti all'autrice.
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