"Breve è la vita di tutto quel che arde" Stig Dagerman Iperborea Editore
"Ciò che è eterno se ne sta
tremante e si rivela
a chi ha occhi per vedere
oltre il tempo e lo spazio."
Inizia il viaggio in compagnia di Stig Dagerman.
Un palpito poetico che tende ad infinito, fa vibrare ogni stelo, ogni foglia, risuonare il canto delle stagioni, ardere la bandiera di rivolta.
La notte ha cangianti figure, deforma il reale.
La nebbia è il tempo del ripensamento.
Madrid urla il suo dolore mentre incessante è il pensiero della resistenza.
"E la parola d'ordine No pasarán!
Cosa non doveva passare?
I carri armati fascisti, le file di bombardieri che
uscivano dalle industrie belliche tedesche, la
fiumana
di soldati nazisti."
La Storia gocciola episodi, evoca per non dimenticare.
Solo così la democrazia sarà vincente.
"Solo nella solitudine più grande
potremo finalmente incontrarci."
Nella rapsodia di un verso che rotola libero nella pagina, nei vuoti e nei pieni, nel linguaggio che colma le distanze, nel fratello che cerchi, nella morte che mostra il suo volto, nella casa di tutti, nei bambini violati, nella giustizia feroce si sente la poetica di un'esistenza che non si arrende.
"Breve è la vita di tutto quel che arde", pubblicato da Iperborea Editore, tradotto e curato da Fulvio Ferrari, è la disillusa osservazione del passato e del presente.
È la forma sperimentale che attraversa il testo denudando la menzogna storica.
È la speranza nonostante la crudeltà del mondo.
"Dico soltanto: Possiamo immaginare."
Attraverso l'immaginazione redimere il peccato e tornare a credere nel futuro.
Per chi non si accontenta di mezze verità per chi cerca "un cuore nuovo" e deside
ra la luce.
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