"La palude" Annie Proulx Aboca
"Solo nel mio arco vitale ho assistito a migliaia di tipi di danni inflitti dagli esseri umani agli ecosistemi e agli habitat della fauna selvatica: più del 60% dei fiumi mondiali è stato arginato e le foreste massacrate, demolendo l’antica idea della rete della vita. Ci siamo comportati pericolosamente, dandoci a una tempesta globale di avidità che sta distruggendo la biodiversità e il mondo naturale."
Leggendo "La palude", pubblicato da Aboca grazie alla traduzione di Teresa Albanese, si acquisisce consapevolezza del danno ecologico.
Noi, che "viviamo nell'istante", senza preoccuparci del futuro della terra, riceviamo una scossa elettrica.
Il testo non è solo un saggio, è la riflessione di una donna che ha vissuto i cambiamenti del suolo come una sconfitta personale.
Questa forte partecipazione emotiva, arricchita dai ricordi d'infanzia, ci regala una prospettiva diversa.
Non frasi fatte ma un'accurata tessitura di luoghi che sono stati deformati e distrutti.
Annie Proulx, vincitrice del Pulitzer e del National Book Award, costruisce una struttura narrativa vivace, partecipata, mai rassegnata.
Le conoscenze scientifiche si coniugano con un'accurata ricerca di cause ed effetti.
Il senso di perdita trapela in ogni pagina, lo sguardo poetico nei confronti di una Natura che è parte di un tutto, la critica ad una subcultura che mette l'uomo al centro dimenticando la bellezza del Creato.
Si impara tanto e si ha voglia di lottare per salvaguardare il nostro mondo animale e vegetale.
Commenti
Posta un commento