"Gay Bar" Jeremy Atherthon Lin minimum fax
Come raccontare in maniera chiara e onesta la molteplicità dell'essere?
Ci riesce brillantemente "Gay Bar", pubblicato da minimum fax nella Collana Indi grazie alla traduzione di Sara Reggiani.
Un reportage sociale e geografico, una rivisitazione della propria interiorità, una riflessione sulla diversità.
Il viaggio nei luoghi dove si riunivano i gay sottolinea i cambiamenti che hanno subito nel corso degli anni.
Spazi dove non era necessario fingere e dove spesso ci si confrontava con le proprie pulsioni.
Londra, Los Angeles, San Francisco, foto di incontri e di emozioni.
Dall'arredamento alla musica, dagli aneddoti ai ricordi: la ricostruzione accurata accompagnata da una analisi lucida di ciò che si cercava.
Risuonano i versi di Paul Verlaine:
"Danzo per salvarmi, e nuotando nel sudore
scopro che nel nostro respiro comune m'involo."
Il libro, vincitore del National Book Critics Circle Award, ha una forte libertà di espressione.
Lo scrittore e giornalista asioamericano Jeremy Atherthon Lin riesce a decostruire pregiudizi stigmatizzati, trasforma la letteratura in un materia ideale e fluida dove si ha il coraggio delle proprie scelte.
Si interroga sul decadimento dell'aggregazione che non corrisponde ad una maggiore accettazione dell'altro.
Affronta il tema della coppia omosessuale, parla di sè e del suo compagno con quella levità che solo un Uomo davvero libero sa mostrare.
Ci invita a ragionare sulla complessità dell'essere umano, sul bisogno di vivere il desiderio e la passione.
Ci aiuta a "pensare dal punto di vista dei più vulnerabili."
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