"L'unità" Ninni Holmqvist Fazi Editore
"L’ideale da raggiungere era innanzitutto trovare se stessi, evolversi, trasformarsi in un essere umano completo, amato e rispettato e che non dipendeva dagli altri."
Si ha diritto a scegliere di non procreare?
Quali i costi da pagare?
"L'unità", pubblicato da Fazi Editore grazie alla traduzione di Margherita Podestà Heir, prova a dare delle risposte.
Attraverso una visione distopica riesce a farci riflettere sulla nostra autodeterminazione.
Dorrit rappresenta tutte coloro che sono single e senza figli.
In un paese come la Svezia questa condizione provoca una discriminazione.
Tutti coloro che hanno raggiunto una certa età e non hanno costruito una famiglia vengono riuniti in una struttura chiamata L'unità.
Non mancano i confort ma è solo di facciata.
Gli ospiti, detti i dispensabili, devono fare da cavie a esperimenti farmacologici e donare gli organi.
Devono in sintesi essere utili.
In una condizione di apatia generale succede qualcosa di imprevisto.
Il romanzo assume una valenza ambigua e mette la protagonista di fronte ad un bivio.
Ninni Holmqvist riesce a rendere credibile l'incredibile e con abilità ci porta ad analizzare la contemporaneità.
Siamo davvero liberi di essere noi stessi?
Possiamo permetterci di definirci esseri umani in un mondo che pretende da noi ruoli ben definiti?
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