"Ecofascisti" Francesca Santolini Einaudi Editore
"I moderni populismi cercano di sfruttare la sempre più diffusa preoccupazione popolare nei confronti dei problemi ecologici, per portare avanti programmi regressivi, reazionari, quando non esplicitamente fascisti."
"Ecofascisti", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Vele, riesce a cogliere le contraddizioni del pensiero populista attraverso un percorso che attraversa tutto il Novecento.
Se è vero che per le destre è impossibile ormai negare le evidenti problematiche climatiche è altrettanto vero che è molto comodo costruire responsabilità inesistenti.
Già negli anni bui del fascismo si trovarono negli ebrei capri espiatori, perché con la loro presenza attentavano alla purezza del suolo patrio.
Dai movimenti di estrema destra americana alla propaganda europea si è sviluppata "un'ecologia ridotta alla protezione delle frontiere, la lotta al cambiamento climatico declinata come patriottismo."
L'indifferenza nei confronti dei paesi africani che pagano con la vita la siccità mostra una società che ha perso il senso di fratellanza.
Le falsificazioni che ormai sono collaudate come strategie non possono passare inosservate.
La simbiosi tra suolo e uomo si rifà anche al modello capitalista di sfruttamento delle risorse.
L'analisi storica puntuale arricchita da parecchi esempi ci permette di comprendere ciò che sta succedendo oggi.
Essere consapevoli che le migrazioni non hanno nessun legame con ciò che sta avvenendo nel nostro pianeta è il primo passo per avere una visione obiettiva e non cadere nella rete di ideologie pericolose.
Francesca Santolini nel suo saggio ci mette in guardia.
"Le idee verdi corrono un nuovo pericolo: essere rubate, manipolate e poi ridipinte di nero."
Non permettiamolo!
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