"Tra le bestie la più feroce è l'uomo"
Varlam Salamov
Adelphi Editore
"Ho cinquantasette anni.
Una ventina passati tra lager e confino."
Esordisce così Varlam Salamov in un testo che raccoglie ricordi, riflessioni, emozioni.
"Tra le bestie il più feroce è l'uomo", pubblicato da Adelphi Editore grazie alla traduzione di Claudia Zonghetti, è la testimonianza coraggiosa di un uomo che ha conosciuto l'orrore dei lavori forzati nel gulag di Kolima.
Varlam Salamov è voce autentica, capace di raccontare con lucidità e senza eccessiva enfasi la sua esperienza.
Nelle pagine la figura del padre cieco, il ruolo della famiglia, il rapporto con la scuola sono perle rare di una letteratura che espugna il dolore, lo libera dimostrando che l'uomo sa resistere alle privazioni e al dolore grazie alla cultura.
L'incontro con Pasternak, la necessità di trovare nella poesia il luogo dell'anima, i tratti malinconici e la dolcezza dell'infanzia rivisitata rendono il testo un'autobiografia indimenticabile e istruttiva.
Per non dimenticare che niente e nessuno può distruggere l'animo.
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