"Ripetizione"
Vigdis Hjorth
Fazi Editore
"E le immagini arrivavano, le immagini insopportabili arrivavano come scariche elettriche attraverso il cervello, luminose e chiare con una potenza di migliaia di volt, e tutto andava a posto e io crollavo insieme alle pareti bruciate che avevo nella testa."
Basta poco ad accendere ricordi.
È quello che succede alla protagonista di "Ripetizione", pubblicato da Fazi Editore nella Collana Le strade grazie alla traduzione di Margherita Podestà Heir.
Ormai sessantenne ad un concerto di Natale assiste ad una scena familiare che scatena un vortice di pensieri.
Torna all'adolescenza e con pazienza ricostruisce il complesso rapporto con la madre.
Una donna tormentata, vittima dei suoi fantasmi, prigioniera di manie che la figlia non comprende.
La protagonista, assillata dalla costante e ossessiva presenza della mamma, vive in uno stato di tensione e di paura.
Arriva a sfidare le regole materne per gustare quel proibito che le aleggia intorno.
Il romanzo traccia un confine tra ciò che è successo e ciò che è stato rimosso.
Arriva tra le righe una rivelazione che ci travolge.
Il volto scuro del male e la complicità oscena dei genitori riemergono lasciandoci tramortiti.
Vigdis Hjorth ha il coraggio di tornare bambina indifesa, attraverso la scrittura elabora il trauma e forse perdona.
Certamente impara a non sentirsi in colpa per ciò che non ha commesso.
Un libro bellissimo che nello sviluppo della trama riesce a liberare il dolore.
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