"Il giardino magico"
Kaho Nashichi
Feltrinelli Editore
"Un tempo, tutti i bambini del circondario sapevano che villa Burness, ai piedi della collina, nascondeva un segreto. Prima della guerra era stata la residenza di una famiglia straniera che era rientrata nel paese d’origine allo scoppio del conflitto."
Un incipit che prepara il lettore ad una favola ma leggendo "Il giardino magico", pubblicato da Feltrinelli Editore grazie alla traduzione di Michela Riminucci, si scopre che Kaho Nashichi usa la fantasia per parlarci di adolescenza e di famiglie disfunzionali.
La protagonista Terumi è una tredicenne costretta a crescere senza guida.
I genitori, colpiti dalla morte del figlio, si rifugiano nel lavoro al ristorante.
Il loro è un universo silenzioso.
Per la piccola la compagnia del nonno di un'amica diventa una luce di conoscenza.
Attraverso i racconti dell'anziano impara le leggende e il passato della sua terra.
A colpirla è la rivelazione di un giardino sul resto di una villa abbandonata.
Quel luogo diventa metafora dell'unione tra vivi e morti.
La fantasia dell'autrice esplode senza però perdere di vista la lucidità nella narrazione che risulta credibile e ricca di suggestioni poetiche.
Un testo delicato dove piante, animali e oggetti nell'animarsi svelano il mistero dell'esistenza.
Per non dimenticare che non esiste una sola verità e che la solitudine può essere occasionale di elaborazione di pensieri.
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