"Lo sbilico"
Alcide Pierantozzi
Einaudi Editore
"Vedersi impazzire è fare a botte con la luce, orientarla nei punti giusti del corpo, evitare che si sbrindelli tra le ombre."
Finalmente i meccanismi mentali escono dal buio dove sono stati relegati e diventano immagini, percezioni, visioni.
La patologia psichiatrica non è più un tabù, una vergogna, un problema che non ci riguarda.
Diventa sperimentazione di un altro modo di guardare il reale, è il cammino che si inceppa, il corpo che lancia segnali.
"Lo sbilico", pubblicato da Einaudi Editore, non è solo l'accorata testimonianza di un uomo che soffre.
È la ricerca delle cause, il bisogno di indagare sull'imprinting familiare, sulle esperienze infantili.
È la somma di giorni che si dilatano o si rimpiccioliscono.
È la solitudine di chi viene emarginato.
È l'amore di una madre che sa accogliere e consolare.
È il calore di una nonna, i colori accesi dell'estate.
È ciò che nessuno confessa a sé stesso quando l'io si frantuma.
È lo scoramento di fronte a diagnosi che non rappresentano e non arginano il dolore.
È la lotta quotidiana per sopravvivere.
È il coraggio di mettersi a nudo.
È la poesia che placa e consola.
È la letteratura che riesce a riparare, sono le parole che danno senso e forma a ciò che siamo.
Alcide Pierantozzi ci fa un dono prezioso.
Custodiamolo, proteggiamolo, divulghiamolo.
Facciamo arrivare a coloro che delle complesse dinamiche mentali hanno paura.
Chi soffre in silenzio, non si sentirà più solo.
A chi crede nel valore terapeutico di una cultura che esplora territori difficili.
Grazie all'editore Einaudi, ad Angela Rastelli, a Marco Peano che hanno creduto in questo romanzo.
Ad Alcide Pierantozzi un abbraccio forte e la stima per aver realizzato un progetto che certamente diventerà farfalla e volerà libera verso la luce.
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