"I gufi dei ghiacci orientali"
Jonathan C. Slaght
Iperborea
" Il mio primo gufo pescatore di Blakiston lo vidi nel Territorio del Litorale, un artiglio di terra che affonda nel cuore dell’Asia nordorientale e si affaccia sul Mar del Giappone. È un angolo remoto di mondo, non lontano da dove Russia, Cina e Corea del Nord confinano in un garbuglio di montagne e filo spinato."
Basta leggere l'incipit del prologo di "I gufi dei ghiacci orientali", pubblicato da Iperborea e tradotto da Luca Fusari, per innamorarsi di un testo che sa essere libro di avventure, studio appassionato, miniera di informazioni scientifiche.
È convincente il ritmo narrativo che passa da un genere all'altro con un equilibrismo eccellente.
Seguire il percorso del volatile significa sfidare un territorio avverso, incontrare gli abitanti dei confini della terra, raccontare cosa significhi essere una specie in estinzione e denunciarne le motivazioni.
Il biologo della fauna selvatica Jonathan C. Slaght riesce a conquistarci e quello che dovrebbe essere un manuale per addetti ai lavori si trasforma in un'avventura da vivere nella consapevolezza che siamo noi quelli "fuori posto".
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