"Il figlio perduto"
Olga Grjasnowa
Keller Editore
Jamalludin è primogenito dell'imam Shamil.
Costretto da bambino ad abbandonare il Caucaso viene usato come merce di scambio e si ritrova alla corte dello zar.
La bellezza di San Pietroburgo, le nuove regole, la lingua da imparare e la nostalgia per la madre sono solo alcuni quadri di un affresco storico meraviglioso.
Quando gli eventi capovolgono i destini il giovane può tornare al focolare domestico ma una parte del suo intimo vive la dicotomia di sentirsi straniero in patria.
Con un ritmo incessante Olga Grjasnowa ci regala un testo avvincente.
"Il figlio perduto", pubblicato da Keller Editore grazie alla traduzione di Angela Lorenzini, ci fa riflettere sullo spaesamento, sulla follia delle guerre, sulla prepotenza dei potenti.
Splendide le descrizioni che ci riportano in un tempo lontano mentre le suggestioni liriche ci ricordano quanto sia ingiusto essere sradicati dalla propria terra.
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