"A scuola non si muore" Gaja Cenciarelli Marsilio Editore
"La scuola ha già visto di tutto: la solitudine, la povertà, la miseria umana, la resistenza, la bellezza dell'inconsistenza, il macigno della consapevolezza, ha visto il passato e vede il presente."
La perfezione di una scrittura incisiva, curata nella scelta di fonemi e aggettivi.
La trama insolita e originale.
Lo sguardo smaliziato e divertente sul sistema scolastico.
La complessa relazione tra insegnanti e docenti.
I pettegolezzi, i riferimenti letterari, l'analisi lucida e senza fronzoli dell'universo giovanile.
Definire "A scuola non si muore", pubblicato da Marsilio Editore nella Collana Lucciole, un noir è estremamente riduttivo.
Siamo in una scuola romana e viene trovato morto il vicepreside.
Sulla scena del crimine una serie di segni da decifrare.
Sarà la professoressa di inglese, Margherita Magnani, superando le sue paure più intime, a cercare di risolvere l'enigma.
Sullo sfondo la periferia di una capitale che ha dimenticato le fragilità e i problemi delle classi meno agiate.
Scoprire il colpevole significa avere il coraggio di interpretare il disagio dei nostri giovani quando non vengono ascoltati e capiti.
Un romanzo educativo, vivace, intelligente.
Un modo nuovo di raccontare la realtà e mentre il sipario cala sulla scena si ha la certezza di essere entrati all'interno di una società che non si preoccupa dei più deboli.
Nel finale uno sviluppo che contiene riflessioni filosofiche sulla vendetta e sul senso dei modelli educativi contemporanei.
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