"L'attesa" Matsumoto Seichō Adelphi Editore
In "L'attesa", pubblicato da Adelphi Editore grazie alla traduzione di Gala Maria Follaco, ha un cambiamento di prospettiva rispetto alle precedenti prove letterarie di Matsumoto Seichō.
Le sfumature noir si sviluppano nelle pagine finali mentre il testo ha un taglio decisamente critico nei confronti della società giapponese degli anni Settanta.
Figura dominante e disturbante è quella di Isako, arrivista, spregiudicata, gelida.
Ha sposato un uomo più anziano e molto ricco e il suo solo obiettivo è quello di impossessarsi del capitale del marito a qualunque costo.
Non si fa mancare avventure amorose dove non è mai presente il sentimento ma l'opportunismo.
La trama evolve con pochi colpi di scena.
Lo scrittore giapponese sa che per catturare l'attenzione del lettore basta una scrittura avvincente che si sviluppa come una tela dai colori incerti.
Il piano di Isako mostra fin da subito forti fragilità ma la donna, presa dal proprio gigantesco egocentrismo, non vede le falle che si apriranno solo nel finale.
Non ci sono luci nei romanzi dell'autore, ma zone d'ombra dove si annidano la cupidigia e l'egoismo.
Struttura narrativa perfetta che ci mette in guardia dalla perfidia del mondo.
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