"La calcolatrice meccanica" William S. Burroughs Adelphi Editore
"Una rapida rassegna dei quarantatré saggi contenuti in questo volume ne dimostra sia l’eterogeneità sia l’ubiquità dei loro rimandi intellettuali"
L'introduzione di James Grauerholz a "La calcolatrice meccanica", pubblicato da Adelphi Editore grazie alla traduzione di Andrew Tanzi, non è solo un brillante viaggio esplorativo all'interno del testo.
È un diario di appunti, una evocazione della figura complessa ed eccentrica di William S. Burroughs.
Abbiamo la possibilità di conoscere la genesi di ogni saggio, le spinte provocatorie, i sentimenti più intimi dell'autore.
Ci si accosta al libro con molta curiosità e la certezza che riuscirà a mettere in discussione molti capisaldi del nostro modo di pensare.
Una lettura che stordisce ed entusiasma, colma lacune intellettuali, affronta tematiche spinose, permette di accedere ad una visione critica della letteratura.
Si sente il bisogno di "liberare le parole", trasformare la realtà, rileggere Kerouac, Maugham, Conrad, Joyce, Beckett.
Ma soprattutto questa meravigliosa raccolta aiuta a comprendere il valore della parola scritta, le regole per non cadere nelle banalità, la voglia di trasformare l'esperienza personale in un puzzle collettivo.
Grazie all'editore che ancora una volta propone libri che fanno bene alla mente.
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