"Armand V. Note a un romanzo non scritto" Dag Solstad Iperborea
"E se un romanzo fosse qualcosa che è già stato scritto, e il suo autore solo colui che lo trova, e lo porta faticosamente alla luce?"
"Armand V. Note a un romanzo non scritto", pubblicato da Iperborea grazie alla traduzione di Valeria D'Avino, è un geniale testo metaletterario dove non mancano i riferimenti storici e culturali degli anni Sessanta in Germania.
Insolito lo stile, interessante la scelta di note che sembrano appunti vergati in quella fase nella quale l'idea è ancora in embrione.
Soffermandosi sulle parole e sulle riflessioni di Armand V. ci si accorge che Dag Solstad vuole dimostrare che la letteratura non è statica ma necessita di un rinnovamento nella forma e nel contenuto.
La figura del figlio pone non pochi problemi se si vuole trovare una connessione tra due mondi all'apparenza differenti.
Saranno i lettori a cercare di interpretare le infinite metafore contenute nel libro.
Un modo per rivedere le finzioni e le fragilità che ci governano.
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