"Cose vive" Munir Hachemi La Nuova Frontiera
"Questo testo è un libro solo nella misura in cui tutto è un libro. Niente di più. Non c’è intenzione, soltanto narrazione. Il grado zero dell’ornamento. Se farete uno sforzo e riuscirete a leggerlo così, io potrò raccontarvi la mia storia, quella vera, ciò che è successo."
Chi vuole cimentarsi con la parola scritta deve assolutamente leggere "Cose vive", pubblicato da La Nuova Frontiera.
È un viaggio alla ricerca della struttura narrativa libera da orpelli e a finzioni
"Ci sono voluti sei anni perché il cadavere della finzione – in putrefazione dentro di me fin da quei mesi passati nel Sud della Francia – tornasse a essere polvere, permettendomi così di raccontare ciò che è successo davvero."
Il romanzo riesce a mescolare generi e atmosfere differenti dosando con competenza stili e linguaggi.
Quattro ragazzi, G, Ernesto, Álex e Munir, attraversano la Spagna diretti nel Sud della Francia per lavorare come stagionali alla vendemmia.
La siccità ha devastato i raccolti e i nostri protagonisti sono costretti ad accontentarsi di lavori precari.
Ogni esperienza vissuta è una denuncia sociale, culturale e politica.
Con una formula vincente Munir Hachemi ci mostra senza veli cosa significa oggi non avere certezze economiche.
Dalla crisi climatica al capitalismo estremo, dagli allevamenti intensivi allo sfruttamento: il testo è un manifesto lucido del nostro tempo.
L'autore sa cogliere il divario tra povertà e ricchezza, tra bisogno e frustrazione.
Un libro perfetto ricco di riferimenti letterari.
Non perdetevelo.
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