"Lily Storia di una vendetta" Rose Tremain Einaudi Editore
Rose Tremain ha il potere di farci viaggiare nel tempo.
La sua scrittura si sviluppa attraverso pennellate di realismo che ci permettono di vivere un'esperienza dolorosa e complessa nella Londra di metà Ottocento.
"Lily Storia di una vendetta", pubblicato da Einaudi Editore grazie alla traduzione di Giovanna Scocchera, ha la struttura di un classico con risonanze moderne.
La storia di Lily, abbandonata dalla madre alla nascita, ricorda anche favole della nostra infanzia.
Fin da subito l'autrice ci riporta alla realtà svelando che la protagonista è un'assassina.
Il gesto violento compiuto diventa un'ossessione non tanto per la certezza della pena quanto per la consapevolezza di una colpa difficile da espiare.
Nel dipanarsi della trama seguiamo la piccola quando, affidata alle cure di una famiglia accogliente, conosce le dinamiche dell'amore.
Ma la legge non fa sconti e Lily deve tornare al Foundling Hospital dove subisce vessazioni continue.
Tenta la fuga insieme ad una compagna di sventura ma i piani di paventata libertà vengono spazzati via da un evento tragico.
C'è un momento nel quale la giovane supera il confine della sopportazione e compie la sua vendetta.
A diciassette anni è una donna libera, prova a costruirsi un futuro alternativo ma dimenticare è impossibile.
La scrittrice inserisce tasselli narrativi che sembrano piccole oasi di felicità.
Il libro è la rivendicazione di chi non ha avuto voce come i tanti bambini che hanno conosciuto il gelo affettivo dell'orfanotrofio.
È un urlo che giunge fino a noi che lo accogliamo disorientati e confusi.
Siamo certi che il mondo descritto nel romanzo sia solo il ricordo di un'epoca altra?
La narrazione è coinvolgente, capace di flashback illuminanti.
La nostra reazione non contiene solo commozione.
C'è rabbia, indignazione e voglia di abbracciare forte la protagonista.
Un libro che difficilmente dimenticheremo: complimenti!
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