Passa ai contenuti principali

"Leggere pericolosamente" Azar Nafisi Adelphi Editore

 

"Leggere pericolosamente" Azar Nafisi Adelphi Editore 





"Libri e storie sono sempre stati i miei talismani, la mia «casa portatile», l’unica su cui fare affidamento, che non mi avrebbe mai tradita, l’unica da cui nessuno mi avrebbe mai sloggiata. 

Leggere e scrivere mi hanno protetta nei momenti peggiori della vita, nella solitudine, nel terrore, nel dubbio e nell’angoscia. 

E mi hanno anche fornito occhi nuovi con cui guardare il mio paese di nascita e quello d’adozione."


"Leggere pericolosamente", pubblicato da Adelphi Editore grazie alla traduzione di Anna Rusconi, insegna a trarre dai libri la forza per sentirsi liberi.

A comprendere le strategie politiche, a leggere l'attualità con spirito critico, ad alimentare il dubbio, a "conoscere il nemico."

Le lettere scritte a Baba Jan che in persiano significa "carissimo papà" sono riflessioni profonde inspirate dalla grande Letteratura.

Abbiamo il desiderio di rileggere gli autori proposti e in questo viaggio intellettuale ci proiettiamo per ritrovare l'audacia, l'autenticità, il coraggio.

La scrittura è pervasa da una sottile malinconia e nel ripercorrere la propria esistenza Azar Nafisi si mostra senza veli.

"Ciò che voglio mettere a fuoco è un particolare tipo di mentalità: una mentalità assolutistica che non lascia spazio al dialogo e al ripensamento, che considera nemico chiunque vi si opponga o sia diverso. Una mentalità evidentissima nei sistemi totalitari, ma presente anche nelle democrazie."

Pagine indimenticabili vergate con cura e con amore, un testamento che accogliamo con gioia.

Un monito per non cadere "nell'indifferenza e nella noncuranza."

Un invito a credere e a difendere la democrazia.





Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."