"Leggere pericolosamente" Azar Nafisi Adelphi Editore
"Libri e storie sono sempre stati i miei talismani, la mia «casa portatile», l’unica su cui fare affidamento, che non mi avrebbe mai tradita, l’unica da cui nessuno mi avrebbe mai sloggiata.
Leggere e scrivere mi hanno protetta nei momenti peggiori della vita, nella solitudine, nel terrore, nel dubbio e nell’angoscia.
E mi hanno anche fornito occhi nuovi con cui guardare il mio paese di nascita e quello d’adozione."
"Leggere pericolosamente", pubblicato da Adelphi Editore grazie alla traduzione di Anna Rusconi, insegna a trarre dai libri la forza per sentirsi liberi.
A comprendere le strategie politiche, a leggere l'attualità con spirito critico, ad alimentare il dubbio, a "conoscere il nemico."
Le lettere scritte a Baba Jan che in persiano significa "carissimo papà" sono riflessioni profonde inspirate dalla grande Letteratura.
Abbiamo il desiderio di rileggere gli autori proposti e in questo viaggio intellettuale ci proiettiamo per ritrovare l'audacia, l'autenticità, il coraggio.
La scrittura è pervasa da una sottile malinconia e nel ripercorrere la propria esistenza Azar Nafisi si mostra senza veli.
"Ciò che voglio mettere a fuoco è un particolare tipo di mentalità: una mentalità assolutistica che non lascia spazio al dialogo e al ripensamento, che considera nemico chiunque vi si opponga o sia diverso. Una mentalità evidentissima nei sistemi totalitari, ma presente anche nelle democrazie."
Pagine indimenticabili vergate con cura e con amore, un testamento che accogliamo con gioia.
Un monito per non cadere "nell'indifferenza e nella noncuranza."
Un invito a credere e a difendere la democrazia.
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