Passa ai contenuti principali

"Il mago" Colm Tóibín Einaudi Editore

 

"Il mago" Colm Tóibín Einaudi Editore 





"Scrisse una poesia sull’amante e l’amato che passeggiavano in silenzio, pensando gli stessi pensieri, soltanto il rumore del vento a separarli, soltanto la nudità degli alberi a ricordare che niente durava, niente fuorché il loro amore. Nell’ultima strofa, il poeta invitava l’amato a vivere con lui per sempre, resistendo cosí al tempo, trasferendosi insieme nell’eternità."

Dopo lo splendido"La casa dei nomi" (Einaudi 2018) dove il mito diventa sperimentazione, torna in libreria l'irlandese Colm Tóibín.

Giornalista, saggista e romanziere l'autore concentra nella sua nuova prova letteraria le sue competenze culturali, aggiungendo un taglio poetico che rende l'opera perfetta.

"Il mago", pubblicato da Einaudi Editore grazie alla traduzione di Giovanna Granato, è il romanzo nel romanzo.

Potrebbe essere definito una biografia ma non lo è.

È rivisitazione dell'esistenza di Thomas Mann attraverso la ricostruzione delle passioni, dei segreti, del tormento interiore.

È la ricerca della propria identità, il bisogno di trovare una cifra stilistica, la necessità di essere visibile.

È l'amore adolescenziale, le pulsioni forti e difficili da celare, la colpa di essere vissuto in un tempo sbagliato.

È la morte del padre, il dolore per non essere stato in grado di farsi apprezzare.

È la difficoltà di interagire con la madre che ha scritto per lui un destino difficile da accettare.

È il matrimonio e la sensazione di fuggire dai propri richiami sentimentali.

È la scrittura che sa essere cupa, a tratti enigmatica.

È l'essere e il non essere.

È una società bigotta e ciarliera.

È la follia della guerra che non conosce i vinti e i perdenti.

È l'amicizia, il fermento culturale, l'agitazione di un'anima inquieta.

Un libro meraviglioso, caldo, a tratti struggente.

Un omaggio alla diversità mentale, al culto della parola.

Da leggere d'un fiato immergendosi nelle atmosfere, nei cambiamenti epocali, nell'esistenza di un uomo che nel tormento interiore trovò la forza per creare capolavori.


Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore

  "I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore  "La casa senza amore di giorno non esiste. Puoi in qualche modo tenere a distanza i pericoli. Il rumore del traffico, le voci dei vicini, i canti degli uccelli o i latrati dei cani possono distrarti. Non hai coscienza di essere al mondo, sei sospeso." Raccontare la fine di un amore significa entrare nello spazio angusto della sconfitta. Rivivere momenti, rielaborare il senso di perdita, cercare un senso allo stato di abbandono e di estraneamento. Ricostruire l'Io scindendolo dal noi. Imparare ad abitare il luogo condiviso, dare un nome alle stanze, sentirsi profughi senza identità. "I dieci passi dell'addio", pubblicato da Einaudi Editore, è pura poesia. È il coraggio di interrogarsi sulla relazione amorosa, rivederne la luce dell'incontro e il buio di un abbraccio negato. "Il mondo viene sommerso. Le terre, i cieli. È un dolore che può raggiungere la luna. Oscurarla." La d