"Café Royal" Marco Balzano Einaudi Editore
"Anche a noi passeggeri dalle opposte destinazioni capita qualche volta di sfiorarci."
Le parole di Giovanni Raboni sono esergo perfetto per "Café Royal", pubblicato da Einaudi Editore.
Il romanzo, cesellato con cura, è la rappresentazione simbolica del nostro incedere.
Spaventati, incompiuti, inadeguati.
Con i nostri sogni sbiaditi, le carriere sbagliate, gli amori finiti, le giovinezze rimpiante.
Noi dentro galassie inaccessibili, circondati da città che non sanno più accoglierci.
Sulle tastiere come forsennati a cercare risposte.
Insoddisfatti, stanchi in attesa di una rivelazione, un segno per voltare pagina.
Amare o illudersi di farlo, viaggiatori in un tempo senza accelerazioni.
Su treni fermi in stazioni dove siamo già stati, in case che abbiamo riempito troppo o troppo poco.
Marco Balzano, scrittore di partenze e di arrivi, di terre da conquistare, di percezioni sottili ci regala una prova letteraria di strade che convergono anche solo per un attimo.
Quell'istante in cui tutto è possibile e l'altro può essere il nostro alter ego.
Milano e l'isolamento durante la pandemia, il frastuono delle sirene, le ore infinite.
Uno scenario ideale per raccontare la dispersione e lo spaesamento.
Uomini, donne, sguardi, parole, messaggi.
Frasi non dette, pensieri fugaci.
In questa filigrana sottile ognuno è parte di un tutto pur restando sè stesso.
E il bar è un'isola sospesa, uno spazio ridotto dove fili si avvolgono, si sciolgono, scompaiono.
L'autore ancora una volta entra nella psiche dei personaggi con leggerezza.
Affida a noi il compito di abbracciarli, consolarli, amarli.
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