"Labirinti" Franck Thilliez Fazi Editore
"Così Dedalo dissemina d'infanzia
quel labirinto di strade, al punto che
persino lui, tanto è l'intrigo di quella
dimora, stenta a trovarne l'uscita."
L'esergo tratto dalle "Metamorfosi" di Ovidio non poteva essere più azzeccato per preparare psicologicamente il lettore.
La nuova prova narrativa di Franck Thilliez, pubblicato da Fazi Editore nella Collana Darkside grazie alla traduzione di Federica Angelini, è composta da una serie di "Labirinti" dove ci si perde.
Protagoniste cinque donne: la giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice e colei che darà una svolta decisiva alla trama.
Un thriller psicologico e filosofico costruito con maestria.
Brutale, tagliente, destabilizzante.
Le figure principali entrano ed escono dalla narrazione con le loro storie devastanti.
Denominatore comune il rapporto tra l'essere umano e la memoria.
Impossibile aggiungere altri dettagli che toglierebbero l'effetto sorpresa.
Le descrizioni sono affilate mentre il ritmo si mantiene pacato.
In questa contraddizione l'autore realizza un testo altamente incendiario.
In alcuni passaggi si sente il bisogno di fermarsi e respirare.
È come se la complessità delle figure femminili si riversasse sul nostro corpo con tale potenza da lasciarci annichiliti.
La scrittura è una ragnatela ed è impossibile liberarsene.
Quando si profila una via di uscita ci si accorge che Franck ha voluto giocare una partita dolorosa.
È riuscito a mostrare le ambivalenze che ci abitano, le ferite mai rimarginate, i complessi meccanismi mentali.
Per non dimenticare che:
"Il cervello umano può ricorrere alle strategie più incredibili per proteggere la mente.
Si adatta di continuo, si ricostruisce sulle proprie rovine...
È persino capace di ingannare se stesso."
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