"Spostare la luna dall'orbita" Andrea Marcolongo Einaudi Editore
"Non è dei marmi che stanotte ho paura, è della loro assenza.
Temo di essermi infilata, e per di più consapevolmente, in una storia di mancanze, di perdite, di lacune.
Di vuoti e di abbandoni."
Andrea Marcolongo ci regala un libro intimo e bellissimo.
Poetico, colto, evocativo.
Malinconico, introspettivo, storico.
"Spostare la luna dall'orbita", pubblicato da Einaudi Editore, non è solo l'esperienza unica all'interno del Museo dell'Acropoli.
È il viaggio di un'anima che si interroga sul passato e sul presente.
Dalla Grecia Antica all'oggi una riflessione su ciò che per noi è Cultura.
Ci scuote e ci fa riflettere sul valore che diamo alla bellezza, all'arte, al rispetto di chi ci ha preceduto.
Una notte intensa carica di emozioni e di pensieri liberi.
Narrare di Lord Elgin, ambasciatore inglese che si impossessò dei marmi del Partenone, significa avere il coraggio di confrontarsi con la colpa.
Una colpa collettiva che continua a ripetersi a causa della nostra indifferenza.
L'impresa arrogante di Lord Elgin ci ricorda che esiste un prezzo da pagare.
Un altro personaggio che ci farà compagnia è Lord Byron e la sua poetica.
Due figure contrastanti: il bianco e il nero, l'ombra e la luce.
A noi il compito di scegliere.
Commoventi i ricordi del padre in pagine colme di poesia.
Allontanarsi dell'Italia, scegliere di vivere a Parigi, non abbandonare la lingua d'origine: un tributo a coloro che vogliono sperimentare se stessi.
"Quanta pietà mi pare di sentire in me adesso.
Non so bene se per questi marmi mutilati o per me stessa."
Parole che sentiamo nostre e mentre Atena nel suo splendore ci appare, siamo certi che assisteremo allo spettacolo della "Grecia che risorge dal buio di ogni sua notte.
Fedele al suo compito di rivelare l'emozione che il mondo contiene in sè."
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