"Il ladro di quaderni" Gianni Solla Einaudi Editore
"Se non riusciamo a modificare il nostro destino, non siamo niente."
Davide, guardiano di maiali.
Con una gamba più corta vive nel suo isolamento.
Un padre dominatore, una madre vittima, una sola persona che non lo giudica, Teresa.
Un paese dove tutti si conoscono.
Quando arrivano un gruppo di ebrei, deportati in questo luogo sperduto, il giovane protagonista viene folgorato dalla bellezza e dalla luminosità di un coetaneo.
Nicolas dovrebbe essere il nemico perché così stabiliscono le leggi razziali.
Ma ai sentimenti non si può sfuggire.
Tre giovani che insieme imparano cosa significa l'amicizia.
"Il ladro di quaderni", pubblicato da Einaudi Editore, è un romanzo storico filtrato dallo sguardo innocente di adolescenti.
È la scoperta delle parole che danno senso alle azioni.
La nascita del desiderio, la voglia di imparare, il piacere della scoperta.
Alla staticità della prima parte del libro, necessaria per delimitare gli scenari, segue un ritmo incalzante, frenetico.
Essere adulti e finalmente scegliere, trovare la propria strada, rompere i ponti con la sottocultura dalla quale si proviene.
Fare il salto e sfidare sè stessi.
Il finale ha vibrazioni poetiche di forte intensità e riaggancia il passato al presente in un abbraccio senza tempo.
Gianni Solla con una scrittura calda, avvolgente ci insegna tanto.
Ricorda che bisogna lottare per realizzare i propri sogni, che l'amicizia non conosce la diversità, che la Cultura è l'unica strada per cambiare il mondo.
Da leggere e far leggere perché non è solo testimonianza.
È atto di accusa a tutti coloro che di fronte al Male e alle ingiustizie si voltano dall'altra parte.
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