"Come d'aria" Ada d'Adamo Elliot Editore
"Desideravo la bellezza e l'ho avuta: ho avuto te."
Essere madre di una bambina disabile.
Avere il coraggio di raccontare le prove quotidiane, la stanchezza, le paure.
Una voce limpida, spontanea che non teme il giudizio degli altri.
Ada d'Adamo scrive un romanzo che sa abbracciare il lettore.
Lo fa sentire parte di quelle esistenze complicate.
Nella narrazione che mette insieme la nascita e la scoperta della malattia ai gesti piccoli, quotidiani, si percepisce l'afflato magico di due corpi.
Nessuno può spezzare un legame di carne e di sangue e quando ancora una volta il destino si accanisce con violenza, non ci sono incertezze.
Bisogna ritrovare l'equilibrio tra due corpi malati, imparare a rimodulare le proprie forze.
Ada e Daria in un unico legame che non conosce il pietismo.
È la resistenza e la forza, la parola che non vuole essere zittita, il bisogno di guardarsi dentro.
"Venivamo da un letargo senza sonno, puzzavamo di lacrime, ma da quella terra bagnata, piano piano, qualcosa sarebbe sbocciato."
"Come d'aria", pubblicato da Eliot Edizioni, è una elegia, un canto soave.
È accettazione e cammino attraverso gli smarrimenti.
È la difficoltà dell'inclusione scolastico, lo sguardo stupito dei passanti, le lunghe attese negli ospedali.
In una società che "ha semplicemente rimosso il concetto di malattia, in cui i malati sono sempre gli altri, i pazienti oncologici, i disabili, i diversi", il libro ci aiuta a riconsiderare le nostre perfezioni.
Siamo fragili e diventeremo forti solo se impareremo a prenderci cura di noi stessi e degli altri.
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