"Io e Gio" Francesco Prosdocimi Neo. Editore
Gio e gli incubi notturni.
È solo un bambino e la morte dei genitori ha deflagrato violentemente.
Come aiutarlo a sopravvivere?
Il fratello maggiore, Pietro, decide di abbandonare la casa paterna dove i ricordi sono lame taglienti.
Sceglie un piccolo centro nel nord Italia.
Poche case, un torrente e la speranza di ritrovare un equilibrio emotivo.
"Io e Gio", pubblicato da Neo. Editore, è esempio di una scrittura che nella semplicità della forma arriva al cuore dei lettori.
Sfumato è il prima, solo poche immagini sbiadite, lontano il futuro.
Protagonista è l'oggi con i suoi passi lenti, il respiro affannoso di un quotidiano complicato.
Attraverso i dialoghi veloci, essenziali conosciamo i due personaggi.
Accettiamo i silenzi del ragazzino, osserviamo la tempra generosa di Pietro.
Difficile accettare la perdita, elaborare il lutto, imparare a proteggersi dai ricordi che arrivano improvvisi come un vento gelido.
Ad impregnare la trama la passione per il cinema e la musica.
Occasioni di condivisione insieme alle lunghe passeggiate, alle notti e alle albe in un tempo che sembra immobile ma scorre inesorabile.
Francesco Prosdocimi esordisce con un romanzo poetico e intenso.
Sceglie un habitat che sembra fatato, carico di suoni e odori.
La sua parola è leggera, armoniosa, commovente.
Riesce a raccontare la speranza, il filo sottile che ci permette di andare avanti quando il terreno è sdrucciolevole.
A tutti coloro che cercano un nuovo inizio, che hanno il coraggio di attendere che torni la luce.
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