"Il mio nome è A(n)sia" Antonella Sbuelz Feltrinelli Editore
"L’ansia è per me il quinto elemento dopo la terra, l’aria, l’acqua e il fuoco. È solida? Liquida? Gassosa? Secondo me è... be’, gelatinosa. Si infila dappertutto, ti sconnette, ti devasta il cuore e la testa, si nasconde in profondità segrete nel buio più buio di te. E tu puoi solo trattenere il fiato, oppure fingerti morto, come ho letto che fanno gli opossum per allontanare i predatori."
Ironico, travolgente, geniale.
Psicologico, storico, misterioso.
Stilisticamente perfetto grazie ad un'alternanza linguistica e fonetica sciolta.
Malinconico e profondo, teatrale e poetico.
"Il mio nome è A(n)sia", pubblicato da Feltrinelli Editore, racconta il nostro tempo ondeggiante e impaurito.
Interpreta i sentimenti di più generazioni, ne coglie stati d'animo difficili da esprimere.
Offre uno spaccato di anziani che non sanno più chi sono.
Descrive le dissonanze familiari, le incapacità a comprendersi.
Entra nelle classi e si diverte a colorare l'universo scolastico.
Non ha timori ad affrontare quella marea disturbante che viene definita ansia.
Ne delimita il raggio di azione, ne demitizza la potenza.
La trama prevede una ricerca, un segreto che viene dal passato, una rabbia che deve esplodere, un amore conturbante, un viaggio intrigante.
Voce narrante è Asia, sedicenne incerta, insicura, turbata dalla paura di affrontare il quotidiano.
A farle compagnia un compagno di scuola, Tommaso, e una nonna speciale.
Non è prevista la noia durante la lettura perché imprevedibili sono gli scenari.
Un libro fresco, attuale, originale.
Antonella Sbuelz sa manipolare la parola scritta, renderla fluida e attrattiva.
Offre la sua storia a tutti noi, giovani e meno giovani.
Sa che riuscirà a coinvolgerci, a trovare frammenti che ci appartengono.
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