"La bottega dei giocattoli" Angela Carter Fazi Editore
Potrebbe essere una favola o un romanzo gotico.
Contiene elementi dell'uno e dell'altro genere insieme ad una vibrante tensione narrativa.
Melanie è una ragazzina romantica e sognatrice finché la tragedia entra nella sua vita.
La perdita dei genitori la costringe a trasferirsi a Londra a casa del fratello della madre e della sua strana famiglia.
La moglie docile e gentile, muta in seguito ad un trauma e i fratelli di lei.
Si innescano dei meccanismi perversi di potere e di sudditanza che imprigionano la giovane in un groviglio di paure.
"La bottega dei giocattoli", pubblicato da Fazi Editore grazie alla traduzione di Maria Baiocchi, è un crescendo che porterà ad un finale inaspettato.
La scoperta del corpo, la difficoltà ad accettare i condizionamenti, la brutalità dello zio maligno, l'attrazione e la paura di abbandonarsi: un libro di formazione sentimentale?
Come sempre Angela Carter ha più carte di riserva e ce le mostra lentamente.
Buoni e cattivi legati da un vincolo che dovrà essere sciolto.
Solo attraverso il dramma si potrà trovare pace e libertà.
Disarmante e molto descrittivo, il romanzo ha un incedere lineare.
La scrittura è implacabile, il ritmo incalzante, la musica consolatoria.
Quando il sipario si abbassa attoniti osserviamo il rosso che divampa e insieme alla protagonista ci sentiamo sopravvissuti.
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