"La casa dalla porta dorata" Elodie Harper Fazi Editore
"Ora ho la mia libertà, dice a sè stessa.
È l'unica cosa che importa.
Avanza a grandi passi per strada, e la sua espressione gelida non tradisce nulla del senso di perdita dentro di lei."
Cosa è cambiato nel cuore di Amara?
Da schiava nel lupanare più famoso di Pompei a cortigiana del giovane nobile Rufo.
L'avevamo conosciuta in "Le lupe di Pompei" (Fazi 2022) ed eravamo stati attratti dalla sua forza d'animo.
La seconda parte della trilogia, "La casa della porta dorata", pubblicato da Fazi Editore nella Collana Le strade grazie alla traduzione di Giulia Gresti e Monica Pareschi, approfondisce i tratti caratteriali della protagonista.
Si è modificato il ruolo all'interno della società ma le tracce del passato sono indelebili.
Mordono i ricordi della bellissima Didone insieme alla percezione che bisogna fare ancora tanta strada per essere veramente autonoma.
Emergono i chiaroscuri, le incertezze, il senso di inadeguatezza.
Non mancano gli atti di ribellione che hanno il sapore della conquista.
"Il pensiero di scegliere il proprio amante, di assecondare finalmente i propri desideri, è inebriante."
Negli abbracci clandestini con Filone sente finalmente cosa significhi amare.
Nuove e vecchie amicizie, la presenza di Plinio, un evento che scompiglierà le carte del destino in una trama che non dà respiro.
Il romanzo mostra un personaggio che sta evolvendo pronta a sfidare la sorte, capace di provare sentimenti altalenanti.
La dolcezza e la rabbia sono forze contrastanti che le permetteranno di sopravvivere.
La giornalista e scrittrice inglese Clodie Harper, studiosa di Letteratura latina, riesce a fare una ricostruzione storica impeccabile.
I luoghi, gli usi e costumi, le differenze sociali sono descritti così bene da sembrare reali.
L'autrice durante la visita a Pompei rimase folgorata da quel mondo che aveva tanto da raccontare.
Le siamo grati per averci permesso di sperimentare un'altra epoca e per aver saputo dare voce a tutte coloro che si battono per conquistare la libertà che non è solo fisica ma è soprattutto mentale.
Fluida e armoniosa la scrittura, veloci i dialoghi.
Un finale che fa intravedere quanto sia difficile la rinuncia.
Non resta che aspettare fiduciosi la continuazione della storia.
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