"Figlie di Gerusalemme" Shifra Horn Fazi Editore
"Quando i destini delle persone si incrociano, possono accadere cose incredibili."
Il pregio di Shifra Horn nella sua nuova prova letteraria è quella di tessere insieme destini e Storia, costruendo una struttura narrativa che non è solo una saga familiare.
È l'esperienza dell'oralità che si trasforma in scrittura, è lo sforzo di dare respiro a tante generazioni dimostrando che esiste un passaggio di testimone al quale siamo legati.
Alexandra, scrittrice quarantenne, torna nella casa degli avi per mettere ordine alla memoria.
È un po' come se la protagonista fosse l'alter ego dell'autrice e vederla intenta a ricucire eventi significa comprendere lo sforzo dell'intellettuale nel comporre.
"In passato ritenevo che gli scrittori dovessero evitare di prendere parte attiva nella trama, di introdursi nella storia o di interagire con i suoi protagonisti, ma ecco le mie mani volteggiare sulla tastiera e una forza potente a me nascosta dirigere i polpastrelli e digitare lettere, parole e frasi che saltano l'ostacolo della terza persona.
Dirette alla prima.
Io."
"Figlie di Gerusalemme", pubblicato da Fazi Editore nella Collana Le Strade grazie alla brillante traduzione di Silvia Pin, è un inno alle donne indomite, tenaci, nonne, madri, figlie.
Forti le risonanze storiche e sociali, gli aneddoti e le verità, le influenze positive e negative di condizioni esterne che scheggiano le certezze, rivoluzionano le vite.
Sullo sfondo Gerusalemme, città dai mille volti, dove i profumi scatenano nostalgie.
Un romanzo dove dolore e gioia convivono, dove amore e disamore si scontrano.
Un libro coraggioso che insegna a "scavare.
Spalancare porte, frugare nei cassetti ammuffiti, riesumare i morti dalle loro tombe e scoprire" ciò che è nascosto.
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