"La regina del silenzio" Marie Nimier Clichy Editore
"Difficile trovare il tono, la giusta distanza."
Provare a ricostruire la figura del padre attraverso pochi ricordi.
Una figura morta troppo presto in un incidente stradale insieme ad un'amante.
Un uomo che ha abbandonato la famiglia, uno scrittore famoso.
Un enigma per la figlia, Marie Nimier.
Bisogna confrontarsi con l'assenza mantenendo una distanza oggettiva.
Ricomporre il passato attraverso coloro che lo hanno conosciuto, trasformare la scrittura in un'indagine analitica.
"La regina del silenzio", pubblicato da Edizioni Clichy grazie alla traduzione di Fabrizio Di Majo, vincitore del Prix Médicin, è un romanzo tragico e bellissimo.
Crudo e coraggioso, destrutturante e focoso, doloroso e intimo, lucido e introspettivo, tagliente e onesto.
È come se riuscendo a conoscere il personaggio pubblico si potesse essere risarciti da ciò che si è perso.
Le visite al cimitero sono ricerche di umoralità, passione, corpo che cerca altro corpo.
L'autrice attraverso la parola vuole liberarsi dalle catene di un passato irrisolto e riesce a regalare al lettore il suo bisogno di purificazione.
Leggetelo per capire chi siete e cosa manca per sentirvi interi.
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