"La Malacarne" Beatrice Salvioni Einaudi Editore Stile Libero
"Se sei femmina, la tua collera è pazzia e solo crescendo impari che conviene nasconderla."
Dopo il successo di "La Malnata", torna in libreria Beatrice Salvioni con un romanzo che stordisce.
Ambientato a Monza negli anni del fascismo coglie con nitida vividezza le complessità di un tempo tragico.
Nell'impianto scenico fin dalle prime pagine si percepisce la tensione di Francesca.
Nella fuga dalla menzogna del padre cerca riparo a casa di Noè Tresoldi, una scelta che le costerà cara.
È delusa, affranta e nel linguaggio schietto esprime il suo disagio.
L'amica di sempre, Maddalena, è stata rinchiusa in manicomio, colpevole perché femmina di aver difeso l'onore della sorella.
In "La Malacarne", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero, non sono previste pause o incidentali.
Nel flusso continuo di cause ed effetti, nel vocio maligno del paese rigidamente chiuso in un moralismo ossessivo, nelle movenze interiori delle protagoniste, nelle ingiustizie subite si sviluppa una trama che trattiene a stento un urlo.
Quello delle tante reietti, giudicate diverse, mai rassegnate ad un destino che le vuole oggetti.
La scrittura modula stati d'animo, cela segreti, improvvisa una resistenza che va oltre il testo.
Raggi di luce si irradiano fino a noi e nell'osservare quelle due figure femminili sentiamo di essere forti.
Sono loro a trasmetterci un messaggio così sincero, così profondo che si trasforma in eco.
E quell'eco è scandito per tutte noi che crediamo e cerchiamo la libertà.
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