"Non per cattiveria" Beatrice Benicchi Feltrinelli Editore
"Puoi anche metterci tutta la vita a catturare la luce che ti scorre all’interno, potresti farti amaro il sangue.”
Le parole di "Non per cattiveria", pubblicato da Feltrinelli Editore, rotolano come pietre.
Producono rumori, si scontrano, si dividono, si riuniscono.
Sanno essere ingombranti, piccole come schegge, dolorose, pungenti.
Mentre seguiamo il racconto di Anna, prima bambina, poi donna, sentiamo che in lei esistono due forze contrarie.
La realtà di una madre distante, un padre presente, una nonna ludopatica.
Il quotidiano da reinventare per accettarlo.
L'altra forza che spinge è il motore del romanzo.
Percepiamo il bisogno di emulare un modello, trovare uno spazio dove si nascondono i sogni, cercare la propria luce.
In questa ricerca il rischio è quello di perdere di vista sé stessi.
Beatrice Benicchi riesce a raccontare quel mondo di cartapesta dove nessuno è quello che è.
La sua storia si confronta con l'inadeguatezza in una città che corre senza una meta.
Un esordio narrativo brillante, in bilico tra l'ironia e la capacità di fotografare un tempo in cui è facile costruire castelli di carta.
La voce della protagonista è sincera, tenera, interrogativa.
La amiamo per il suo stare tra cielo e terra, per il suo modo di credere di essere speciale.
Per imparare che ogni bugia ha le sue conseguenze.
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